La giornata è iniziata presto (troppo presto) infatti alle otto eravamo già tutti pronti per iniziare il nostro tour de force! Prima tappa il Jazz Museum e la Baseball Negro hall of Fame che si trova nel quartiere dove durante la segregazione le persone di colore erano costrette a vivere..
Premetto che purtroppo non posso postare la foto di questa tappa poiché era proibito scattarle, ma la giuda me le ha fatte fare lo stesso con la promessa di non renderle pubbliche e quindi tengo fede al mio patto. L'edificio ospita sia il museo del jazz che quello del baseball, ma la parte che mi è piaciuta di più è stata sicuramente quella del jazz poiché era pieno di pulsanti interattivi e ogni volta che li premevi partivano un sacco di canzoni diverse, inoltre ho potuto vedere tutti gli strumenti originali dei musicisti e alcuni dei loro abiti per i concerti!
La parte dedicata al baseball è stata interessante e la cosa che mi ha colpita di più è vedere come le divise siano cambiate con il corso del tempo e realizzare quanto questo sport quasi completamente sconosciuto in Italia sia praticamente venerato qui negli States.

L'École Culinaire diretta da Chef Patrick che vive in america da ormai trent'anni, ma è originario della Francia e ha radici Italiane. Abbiamo avuto l'opportunità di visitare tutta la scuola e le cucine che in quel momento stavano ricevendo la settimanale pulizia totale e credetemi, dopo il tour volevo mollare lo scientifico, andare a studiare li e diventare una chef!
Dopo aver conosciuto lo staff e alcuni alunni della scuola abbiamo iniziato la nostra lezione di cucina che era sulle Tapas che sono dei cibi da aperitivo di origine Spagnola e ognuno di noi ha avuto la possibilità di cucinare e di mangiare quello che avevamo preparato! La prima tapas era un inalata di finocchio profumata all'arancia,seguita da uno spiedino di maiale in salsa piccante alla paprika che è quello che ho preparato io, ma che non ho potuto assaggiare per colpa della paprika e della mia allergia. La terza tapas era un mini kebab anche esso su una salsa di pomodoro, la quarta (nonché mia preferita) erano gamberi aromatizzati al lime ed erano la fine del mondo! Infine per dessert abbiamo cucinato una specie di crema bruciata anche essa all'arancia!
In mio parere, non condiviso da alcune mie compagne di viaggio, la lezione e il pranzo sono stati davvero meravigliosi e l'atmosfera del ristorante era un qualcosa di incantevole.
Le tovaglie bianche, i calici e il servizio completo di posate sono tutte cose che in Italia sono scontate e si trovano in quasi tutti i ristoranti, ma che ho avuto occasione di vedere poche volte qui in America e devo essere onesta e ammettere che è un dettaglio che mi manca.
Durante il pranzo le altre ragazze che erano in gruppo con me hanno fatto commenti poco piacevoli e spesso nemmeno finito le portate che ci venivano proposte e alcune hanno fatto dei commenti davvero di cattivo gusto e ovviamente io non potevo stare zitta e gli ho risposto per le rime perché stavano mancando di rispetto e criticando uno degli chef più famosi negli States.
Quando siamo uscite Chef Patrick ci ha accompagnati alla porta e mentre stavo uscendo mi ha chiesto se mi era piaciuta la lezione e io gli ho detto di si e mi sono complimentata per la bellissima scuola, mi ha stretto la mano (sottolineo che l'ha stretta solo a me) e accompagnata fuori dalla porta .. se devo essere onesta penso che abbia sentito il dibattito che ho avuto con le altre a tavola .. meglio così, mi sono fatta un nuovo amico ! :)

Sarei voluta entrare in tutti i negozi, ma sfortunatamente avevamo solo un'ora quindi oltre a correre abbiamo dovuto fare una selezione molto accurata! Non ero molto in vena di shopping quindi dopo H&M, GAP, AMERICAN EAGLE e XXI ho iniziato a girovagare per le vie del centro e ammirare l'architettura degli edifici che era davvero unica e particolare .. girovagando per quelle vie mi sono resa conto per l'ennesima volta di quanto mi manchi vivere in città e che per quanto la campagna del Minnesota sia unica e pacifica il mio futuro sarà sicuramente in una città.
Dopo lo shopping era ora di cena e siamo andate a mangiare il tanto rinomato Barbecue di Kansas City! Generalmente non sono una grandissima fan bel bbq e della carne, ma questo era davvero un qualcosa di unico anche se la parte migliore in mio parere era la salsa che ricopriva l'intera portata.
Avrei voluto comprarne una damigiana e portarmela a casa, ma non si può sempre avere tutto!
Durante la serata hanno suonato musica jazz dal vivo ed era difficile stare fermi sulla sedia perché l'unica cosa che ti veniva da fare era alzarti e andare a ballare. Ovviamente non mi potevo trattenere e quindi ho iniziato trascinando dietro tutti gli altri (insegnanti comprese)!
Dopo cena eravamo tutti stra pieni (#vamosarodar) e siamo tornati in hotel come, direbbe il mio papi, "Stanchi, ma felici" della fantastica giornata, dei nuovi posti visitati, delle nuove persone incontrate e dei nuovi cibi provati.
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